Angelo Custode
(Guardian Angel)
Come si ricava da un manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli, a quest’oggetto è legata una leggenda secondo la quale nel 1648 un angelo, recante in mano un cartiglio con l’iscrizione “Hic est fratrum amator, qui multum ora pro populo”, avrebbe fermato il popolo che, affamato, era in atto di saccheggiare il convento di San Paolo.
L’avvenimento accade, presumibilmente, davanti al sepolcro di San Gaetano, che tuttora si trova nella terza cappella della navata destra. In seguito a ció, i PadriTeatini avrebbero fatto erigere sul posto la statua.
Successivamente l’angelo custode fu collocato nella cappella Frasconi (quarta della navata sinistra).
Opera di Domenico Antonio Vaccaro, è stata realizzata in epoca di poco anteriore al 1724, data questa a cui si riferiscono i bassorilievi del succorpo, raffiguranti “Storie di San Gaetano”.